Esercizi Spirituali

28 Giugno – 03 Luglio 2021

dettati e guidati da: padre Luigi Saladdino, cappuccino

Istituto Ancelle Riparatrici – Casa Santa Chiara

Senza preamboli, il relatore esordisce evocando il pensiero del Venerabile Padre Antonino Celona, il quale, in “Ore Sante Liturgiche” sostiene che nostro “modello di vita è Gesù” e che “in Gesù è Riparazione”, perché “Lui è il vero agnello che toglie i peccati del mondo”. E con schiettezza, ricorda alle religiose presenti che gli esercizi spirituali sono un tempo da trascorrere con Gesù, ascoltando il suo insegnamento, praticando il perdono e prediligendo la preghiera.

Gesù ha inaugurato la cultura del perdono. Nelle comunità è necessario il perdono. Per poterlo praticare, dobbiamo chiedere a Gesù questo dono. I discepoli dicono: “Signore, insegnaci a pregare”. Così anche noi. Un’ora di Adorazione, al mattino, ci aiuta a diventare CRISTO. Gesù è un’esistenza in preghiera. Egli pregava di notte, quando doveva fare qualcosa di particolare. Spesso ciò che facciamo è vuoto. Occorre fortificare la nostra fede, poiché, senza di essa non possiamo fare nulla. Vorremmo vedere DIO, fare esperienza di LUI, ma “DIO non l’ha mai visto nessuno”. Egli non può essere colto dalla debole vista dell’uomo. DIO ce l’ha rivelato l’unigenito Figlio, il quale è presente nella proclamazione della Parola, nei poveri, in tutti i fratelli. Ma, la presenza reale di CRISTO è nell’EUCARESTIA.

Egli è al centro della nostra vita di fede. Chi confessa Cristo (religioso/a)è colui/colei che ha scelto CRISTO, che segue CRISTO. Di Lui non si può fare a meno nella vita religiosa: come la terra si lascia illuminare dal sole, così noi dobbiamo farci illuminare da DIO. È Lui che dà sicurezza. Noi siamo infedeli, ma LUI rimane fedele. DIO è umiltà: è Lui che cerca l’uomo ed è sempre pronto a ricominciare. Se ricominciamo con DIO, saremo trasparenza di LUI e cambieremo le nostre comunità. Non dobbiamo perderci d’animo, abbiamo un modello, una Madre cui guardare: Maria presso la Croce di Gesù. Lei soffre, in silenzio, la passione e la morte del Figlio, e, alla luce del mistero pasquale, diviene Madre e figura della Chiesa, nostro specchio e modello.

Il nostro essere consacrate da Dio è per la vita e la santità della Chiesa, per aiutare i cristiani a vivere bene gli impegni del loro Battesimo. La valenza dei voti ci impegna a vivere la povertà come fiducia assoluta in DIO, con l’abbandono e il distacco da tutto.

L’Ubbidienza è come un entrare nel mistero pasquale. La Castità ci impegna a vivere come testimoni dell’invisibile, ci fa segno dell’Assoluto, specialista della fede. Riteniamo pertanto che, senza l’aiuto di DIO e il quotidiano ricorso allo SPIRITO SANTO, il nostro agire corre nel vuoto. Dobbiamo ricominciare, perché la ricostruzione della Chiesa sia fatta, mettendo mano alla vita di Riparazione, secondo lo Spirito Santo e la buona intuizione del nostro Venerabile Padre Antonino Celona.

Che ciò avvenga in tutte le epoche e su tutta la faccia della terra.

5 Luglio 2021

Casa di Spiritualità “Venerabile P. Antonino Celona” di Pistunina

Il 5 Luglio 2021 alle ore 16 ci siamo incontrati presso la Casa di Spiritualità “Venerabile P. Antonino Celona” di Pistunina per dare inizio al corso di Esercizi Spirituali tenuti da Don Salvatore Barbetta, salesiano, il corso verte sulla 1ª Lettera ai Corinzi di San Paolo.

Leggere e meditare la 1ª lettera di San Paolo ai Corinzi è stata una vera sorpresa, Egli si rivolge a loro inizialmente con affetto ringraziando Dio per i grandi doni ricevuti dallo Spirito Santo. Spiega loro che i carismi ricevuti da Dio sono stati dati per metterli al servizio dei fratelli e per far crescere la Chiesa. Cristo è morto in croce per ognuno di noi e le divisioni svuotano la croce da ogni significato rendendo vana la morte di Cristo. Poi mette in evidenza tutti gli errori che i Corinzi  stanno  facendo allontanandosi dall’Amore di Dio e prova a spiegare loro quale è il comportamento che devono tenere per obbedire al Padre, ed infine fa un elogio della Carità.

La lettera di San Paolo mi ha fatto riflettere sul comportamento  che spesso teniamo nei confronti delle persone che incontriamo,  siamo pronte a giudicarle dall’abbigliamento che vestono, dal ceto sociale da cui provengono,  dal  grado  di  cultura  che  possiedono,  e il  nostro giudizio diviene spietato; siamo incapaci di accogliere lo sconosciuto ed il fratello con amore. Spesso riteniamo di conoscere il volere di Dio ma in realtà non potremo mai raggiungere la sua conoscenza in quanto Egli si fa conoscere solo attraverso lo Spirito Santo che è Amore. Conosceremo Dio solo se sapremo mettere in pratica gli insegnamenti che Gesù ci ha dato attraverso il Vangelo e secondo il suo comandamento  “amatevi gli uni e gli altri come io ho amato voi”, comandamento non facile da seguire quando orgoglio, presunzione, ed egoismo prendono il sopravvento su di noi.

Molto spesso pensiamo che il partecipare a Messa e celebrare l’Eucarestia tutti i giorni faccia di noi persone migliori: è vero. Questo ci fa crescere nella conoscenza di Dio, ma se poi non mettiamo in pratica ciò che Egli ci ha insegnato nelle letture e nel mangiare il Corpo di Cristo, abbiamo reso vana la morte di Cristo. Impariamo dunque a tenere sempre un comportamento coerente con ciò che professiamo, questo ci renderà testimoni credibili dell’Amore  di Dio.

Impariamo allora  da San Paolo e dal suo inno  alla carità che dove non c’è invidia, non c’è  orgoglio,  non si manca di rispetto, non si cerca il proprio interesse lì c’è Dio. La Carità  non si arrabbia, ama la verità, è generosa e benevola, tutto giustifica, tutto crede, tutto spera e tutto sopporta. Chiediamo aiuto  allo  Spirito  Santo che ci dia la capacità di diventare persone che sappiano amare e creare comunione e non divisione.

2000 anni fa San  Paolo parla ai Corinzi ma leggere questa lettera sembra che stia parlando alla nostra generazione.

Infine voglio ringraziare la  Madre Generale  Suor  Chiara  per  averci invitato  a questo corso di esercizi spirituali e un grazie alla  superiora  della  casa  Suor Gloria per l’accoglienza ricevuta.

Rita Barbera

12 – 17 luglio

Casa Madre

Il terzo turno di Esercizi spirituali si è svolto dal 12 al 17 luglio, a Casa Madre, per le Suore che, per vari motivi, non hanno potuto partecipare a uno degli altri due. Il relatore, richiesto all’unanimità, è stato, come nel secondo turno, Don Salvatore Barbetta. La Superiora generale lo ha ringraziato per avere accolto volentieri l’invito.

Gli esercizi, come è giusto che sia, si sono svolti in un clima di silenzio e nel raccoglimento personale per permettere alla Parola di Dio di mettere radici nel cuore di ognuna.

Importanti per lo sviluppo della vita spirituale gli argomenti trattati al mattino: Sapienza umana e divina: la croce di Gesù; l’assemblea eucaristica; i doni di Dio; l’inno alla Carità; la resurrezione di Cristo Gesù e nostra; l’assemblea eucaristica. Nel pomeriggio lo studio delle virtù: il sacrificio, la speranza, la riconoscenza, l’obbedienza.

Molto si è ascoltato, tanto si è approfondito, qualcosa certamente ha fatto breccia nel cuore di ciascuna. Ad esempio: per noi il Corpo del Signore sono le Consorelle o soltanto l’Ostia? La diversità tra consorelle, che è un dato di fatto, genera in me scontro o incontro arricchente?

Tutte abbiamo apprezzato la chiarezza dell’esposizione.

Quel che ci auguriamo è che ciascuna di noi, accolta con fede fattiva la Parola, porti frutti di vita eterna.

Sr. M. Chiara